martes, 20 de noviembre de 2012

STUDIARE A SANTIAGO


Oggigiorno migliaia di studenti e professionisti sono coscienti dell’importanza della lingua spagnola. In un mondo sempre più globalizzato, la necessità di imparare una lingua parlata da più di 400 milioni di persone è un obbligo per quelli che vogliono avere una formazione al paso coi tempi, che garantisca loro un futuro professionale.
L’evoluzione dello studio dello spagnolo negli ultimi anni è stato inarrestabile. Negli Stati Uniti è diventata la seconda lingua la seconda lingua più parlata e studiata dopo l’inglese. Lo stesso sta avvenendo in molti centri educativi europei, dove lo spagnolo è già la principale lingua facoltativa, superando in molti  casi il tedesco, il francese o l’italiano. Questo interesse crescente per la nostra lingua ha determinato che lo spagnolo sia attualmente la seconda lingua più studiata del pianeta.

Il prestigio accademico dell’ Università di Santiago de Compostela, una delle più celebri e antiche della Spagna, è una ragione più che sufficiente per studiare lo spagnolo a Santiago de Compostela, e ancor di più se teniamo conto che la sua buona reputazione la condivide con il resto delle scuole di spagnolo della città.

Fra entrambe – Università e scuole private – fanno sì che Santiago de Compostela disponga di un’ampia e variegata offerta di corsi di lingua e cultura spagnole -d’estate, semestrali, d’autunno, ecc- che include corsi di formazione specifici per professori di spagnolo.cori di preparazione del DELE, lezioni private, di conversazione, spagnolo per gli affari,ecc.

Inoltre, Santiago de Compostela, capitale della Galizia, è luogo idoneo per conoscere le particolarità della cultura galiziana e imparare il galiziano, una lingua minoritaria parlata da 3 milioni di persone, sorella del portoghese e del brasileiro.

10 buone ragioni per scegliere Santiago de Compostela:
  1. Importanti eventi della STORIA.
  2. Destino finale del CAMMINO che porta il suo nome, città santa, faro della cristianità e CAPITALE DELLA GALIZIA.
  3. Città PATRIMONIO dell’Umanità, un museo all’aria aperta, in cui oltre alla città storica, ti sorprenderanno le sue ARCHITETTURE CONTEMPORANEE ed il disegno urbano delle nuove zone della città.
  4. UNIVERSIDÀ cinque volte centenaria con più di 35.000 studenti e circa 2.000 professori universitari e ricercatori che apportano a Santiago un eccezionale interesse educativo ed una grande VITALITÀ.
  5. Santiago ha una più che interessante agenda culturale.festival di teatro, cinema, musica, danza e manifestazioni artistiche animano ogni giorno ed ogni notte la VITA CULTURALE di Compostela.
  6. Santiago, come il resto della Galizia, ha una GASTRONOMÍA di prima classe.
  7. Ti faremo sentire come a casa, perché l’OSPITALITÀ è uno dei nostri tratti più riconosciuti.
  8. Nonostante la fama di piovosa durante l’inverno, abbiamo un CLIMA PRIVILEGIATO senza temperature estreme durante tutto l’anno.
  9. CITTÀ SOSTENIBILE con un’estesa rete di parchi, la maggiore della Galizia.
  10. Santiago è una CITTÀ MOLTO SICURA e abitabile, in cui puoi godere di una passeggiata per le sue strade in qualsiasi momento del giorno o della notte.

Links : 

CAMMINO DI SANTIAGO


Santiago de Compostela è stata dichiarata nel 1985 Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco, al ritenere che alla sua bellezza urbana ed alla sua integrità monumentale si aggiungevano i profondi echi del suo significato spirituale come santuario apostolico e destino del più importante movimento religioso e culturale del Medioevo: il pellegrinaggio per il Cammino di Santiago.

Cosa è il Cammino di Santiago?
Durante più di mille anni, il Cammino di Santiago ha condotto i pellegrini fino al santuario di un apostolo del Cristianesimo: Santiago il Maggiore. La sua tomba, scoperta una notte del 813 sul monte sacro del Libredón, sotto una pioggia di stelle, sarebbe divenuta la pietra della fondazione di una prodigiosa Cattedrale di una città che, da allora, avrebbe attratto le im-pronte dei camminanti fino a divenire un destino con la traccia e l'eco di tutta l'Europa.

Ogni volta che un pellegrino si mette a camminare per gli an-tichi sentieri continentali del Cammino di Santiago, si mette in moto un antico meccanismo di ricerca comune a tutto il Cris-tianesimo: il viaggio verso la Salvezza. E con esso, si riprende l'esperienza profondamente umana della propria scoperta. Così come i percorsi che conducono a Santiago, sono molte, molteplici le vie per il ritrovamento più intimo, quello che assi-curano sperimentare tutti i pellegrini man mano avanzano per i cammini fatto di incontri fortuiti o della solitudine, delle voci e del silenzio, del paesaggio ombroso o l'asciutta pianura, con l'obbiettivo di un'unica meta: Santiago de Compostela.

Storia

Il pellegrinaggio a Santiago si trasformò da molto presto nell’avvenimento religioso e culturale più rilevante e più profondamento intenso del Medio Evo, fatto riconosciuto recentemente dal Parlamento Europeo, che ha designato il Camino come Primo Itinerario Culturale europeo, e dall’UNESCO, che lo dichiarò Patrimonio dell’Umanità.

La scoperta del sepolcro dell’Apostolo San Giacomo, figlio di Zebedeo e fratello di Giovanni Evangelista, cambiò il volto ad un piccolo insediamento di origine romana del Nord Ovest iberico che, nell’oblio dei secoli, era diventato una necropoli; e significò inoltre un ribaltamento nella storia spirituale di un continente che presto si mise a lavorare per creare un cammino ed arrivare fino alla preziosa reliquia.

Cammini

I percorsi che conducono a Santiago:

Cammino Portoghese


Presenta diversità di rotte, dipendendo dal punto di origine del pellegrino in Portogallo, ma l’itinerario più noto parte da Oporto ed entra in Spagna per Tui. Il ponte internazionale Valença do Miño – Tui ha facilitato il passaggio sul fiume Miño, che in alcune varianti ancora si continua a fare in barca. Altre rotte portoghesi arrivano alla frontiera spagnola per Chaves, Bragança e, già in Galizia si uniscono alla Via della Plata.
L’itinerario di 116 chilometri attraversa in Galizia:
Tui – Porriño – Redondela (dove confluiscono le altre rotte) – Caldas de Reis – Padrón – Santiago.


Cammino Francese


La rotta per eccellenza presenta due varianti, dipendendo dal punto dal quale entrino i pellegrini dalla Francia:
Cammino Francese propriamente detto: Arrivati a Saint Jean Pied de Port (Francia), i pellegrini percorrono in Spagna 774 chilometri attraversando le provincie di Navarra, La Rioja, Burgos, Palencia, León e A Coruña. Per una media di 20-25 chilometri al giorno, si impiegano circa 30 giorni per arrivare al destino.
La rotta cominciò ad essere indicata con segnaletica attraverso frecce gialle negli anni 80, grazie allo sforzo del parroco di O Cebreiro, Elias Valiña, e della Associazione di Amici del Cammino di Navarra. A quel primo simbolo si sovrappongono adesso le pietre miliari e la segnaletica istituzionale delle diverse regioni.
Roncesvalles – Pamplona – Puente La Reina – Estella – Logroño – Nájera – Santo Domingo de la Calzada – Burgos – Castrogeriz - Carrión de los Condes – Frómista – Sahagún – León – Astorga – Ponferrada y entran a territorio gallego por O Cebreiro – Samos – Sarria – Portomarín – Palas de Reis – Melide – Arzúa – Santiago de Compostela.

Cammino Aragonese

Entra dalla Francia da Somport, territorio aragonese, e segue per le province di Huesca, Saragozza e Navarra fino ad arrivare – dopo 6 giorni e 167 chilometri – a Puente La Reina, dove si unisce al Cammino Francese.
Somport – Canfranc - Jaca – Sangüesa – Lumbier - Puente La Reina.

Cammino del Nord

Quasi inmediatamente dopo la scoperta della tomba dell’Apostolo San Giacomo nel secolo IX, i pellegrini cominciarono a seguire le strade asturiane –galaiche per arrivare a Santiago, tenendo conto che la meseta – per la quale posteriormente sarebbe stato tracciato il Cammino Francese – era ancora occupata dall’invasione musulmana. La rotta permetteva ai pellegrini, arrivati via terra dalla Francia o sbarcati nei porti baschi, cantabri e galiziani, di collegare la tradizionale visita al Salvatore presso la Cattedrale di Oviedo o continuare per la costa asturiana fino alla ría dell’Eo. L’itinerario si svolge per:
Hendaya - Donosti – Zarautz – Guernika – Bilbao – Laredo – Santander – Santillana del Mar – Comillas – Llanes – Ribadesella; da qui , due varianti: interna, per Oviedo (dove si collega al Cammino Primitivo) o costiera, per Avilés e Luarca, fino ad entrare in Galizia per Ribadeo– Mondoñedo – Vilalba – Lugo - Sobrado – Santiago.

Cammino Primitivo


I primi devoti provenienti da Oviedo, la capitale del regno astur, seguirono per il loro spostamento l’antica rotta che, secondo la tradizione, condusse il re Alfonso II il Casto fino alla tomba dell’Apostolo, nella prima parte del secolo IX.
Questa rotta da Oviedo a Santiago fu itinerario sicuro e frequentato fino a buona parte del secolo X, quando si consolida l’attuale Cammino Francese da León, la nuova capitale del Regno. Ma, ancora dopo, ha continuato ad essere un’importante alternativa, specialmente per il valore spirituale che si dava alla visita della Camera Santa di San Salvador di Oviedo, così come alla cattedrale di Lugo, con la sua esposizione permanente del Santissimo.
Oviedo – Tineo – Grandas - A Fonsagrada –Lugo – Palas de Reis – collegamento con l’attuale Cammino Francese.

Cammino Inglese

I pellegrini europei che viaggiavano in nave fino alle coste del Nord peninsulare, specialmente i britannici, sbarcavano a A Coruña o Ferrol per dirigersi a Compostela. Le rotte sono:
Ferrol – Pontedeume – Miño – Betanzos – Abegondo – Ordes – Santiago.
A Coruña – Culleredo – Cambre – Carral – Ordes – Santiago.


Via della Plata

La Via della Plata è la rotta giacobea di più lungo percorso, come prolungamento della strada romana che attraversava da Sud a Nord l’Ovest della penisola per collegare le città di Emerita Augusta (Merida)  con Asturica Augusta (Astorga). Dopo la conquista di Siviglia e Cordoba nel secolo XIII, questa via Sud – Nord venne riutilizzata spontaneamente dai pellegrini giacobei provenienti dall’Andalusia e dall’Extremadura. Alcuni proseguivano fino ad Astorga, allacciandosi al Cammino Francese. Altri prendevano la strada per Compostela per la deviazione di Puebla de Sanabria a Ourense, che faceva il tragitto più corto e rettilineo, mentre alcuni attraversavano il Nord- Est del Portogallo ed entravano dal Sud della provincia ourensana  verso Verin.




Itinerario Giacobeo del Mare di Arousa e Fiume Ulla

Questa rotta marítimo- fluviale per la Ria di Arousa ed il fiume Ulla commemora l’arrivo in Galizia, per mare, del corpo dell’Apostolo San Giacomo alla terra della suo proprio pellegrinaggio evangelico. Secondo la tradizione, la barca sarebbe entrata per la ría (specie di fiordo N.d.T) e risalì per il fiume Ulla, raggiungendo la città romana di Iria Flavia (Padrón), come ricorda oggi una processione marittimo fluviale che giunge a Pontecesures ed a Padrón.
Sanxenxo - O Grove – Cambados – Vilanova y Vilagarcía de Arousa – Catoira - Pontecesures – Padrón – Santiago; o entrando por Ribeira - A Pobra – Boiro – Rianxo – Pontecesures.

Cammino Finisterre

Se tutti i caminos hanno la loro meta a Santiago, il Cammino al Finisterre (l’antico “fine del mondo”) è l’unico che prende la città santa come origine. La visita al Santo Cristo di Fisterra ed al Santuario di A Barca, presso Muxia, in mezzo all’impressionante paesaggio degli antichi confini terrestri – finis terrae- è un rituale che seguono molti pellegrini come conclusione del pellegrinaggio giacobeo.
Santiago – Negreira – Mazaricos – Vimianzos - Dumbría – Cee – Corcubión - Fisterra – Muxía.

Links di interesse

Xacobeo: www.xacobeo.es/fr
Cattedrale di  Santiago:
 www.catedraldesantiago.es  www.catedraldesantiago.com

Arcivescovado di Santiago: 

www.archicompostela.org

Ufficio del Pellegrino: www.archicompostela.org/Peregrinos/



lunes, 19 de noviembre de 2012

FESTE E TRADIZIONE


FESTE DELL’APOSTOLO
Nel Codice Callistino si specifica che l'Apostolo “soffrì martirio il giorno 25 di marzo, il 25 di luglio fu portato da Iria a Compostela e fu sepolto il 30 di dicembre”.

La festa di San Giacomo Apostolo si celebra in numerose località spagnole e latinoamericane il 25 di luglio. Santiago de Compostela organizza le più appariscenti: le
 Feste dell' Apostolo, che hanno luogo nella seconda metà del mese di luglio.

San Giacomo è anche il patrono della Galizia, che celebra il Giorno Nazionale della Galizia il 25 di luglio nella città di Santiago de Compostela.
Le celebrazioni dedicate all'Apostolo, patrono di Santiago, della Galizia e di tutta la Spagna, hanno una durata di circa quindici giorni. In queste feste convivono la solennità religiosa ed ufficiale, il sapore popolare, e la vita, che trasformano la città in un gran festival.
Il 24 ed il 25 sono i giorni principali. La notte del 24 c'è un impressionante spettacolo di fuochi d'artificio in onore dell'Apostolo, allo stesso tempo che si brucia il grande castello pirotecnico che imita la facciata gotica della Cattedrale.
Il 25, durante la messa solenne che si celebra nella cattedrale, il Re o un delegato della Casa Reale fa il tradizionale omaggio all'Apostolo San Giacomo. In questa messa si può vedere il botafumeiro, straordinario incensiere di gigantesche dimensioni, oscillare nella Cattedrale profumandola ed avvolgendola di un alone mistico. Il 25 è anche il giorno della Galizia, con atti che congregano migliaia di cittadini galiziani in città.
Durante questi quindici giorni le attività culturali spiccano per la loro qualità e diversità. La musica di tutti gli stili, la danza o il teatro, i pasacalles, le serate con orchestre..invadono Compostela. La tradizionale riunione di Bande Musicali di tutta la Galizia e le esibizioni di vestiti regionali e balli folcloristici sono altri degli appuntamenti di queste feste, che si chiudono il 31 luglio con un altro grande spettacolo di fuochi d'artificio.
Quando il 25 luglio coincide di domenica, si celebra l'Anno Santo Compostelano. Questa circostanza si ripete in cicli di 6,5, 6e 11 anni. 1993, 1999, 2004 e 2010 sono stati Anni Giubilari, e lo sarà nuovamente il 2021. in quegli anni l'affluenza in città di pellegrini arrivati da tutto il mondo è ancora maggiore.
Ecco un video:

Feste dell’Ascensione
In data variabile corrispondendo con il sesto giovedì dopo la Pasqua di Resurrezione. (Nel 2012 dal 17 al 24 di Maggio). 
Le feste dell’Ascensione, le seconde più importante della città dopo quelle dell’Apostolo San Giacomo, patrono della città, si celebrano in data variabile il sesto giovedì dopo la Pasqua di Resurrezione. Queste feste, che si prolongano circa per due settimane, sono tra le più care della città, tanto per gli eventi culturali e ludici che includono, così come per la partecipazione degli studenti universitari prima della parte finale degli esami di fine corso.
Oltre alle attività culturali (concerti, teatro, orchestrine per strada, ecc), si celebra la fiera del bestiame più caratteristica ed importante dell’anno, con esibizioni equestri nel recinto della fiera di Amio. Durante queste feste è tipico andare a prendere una porzione di polipo ‘á feira’ nei posti delle ‘pulpeiras’ che durante quei giorni si trovano nella carballeira di Santa Susana.

Sagra di San Lazaro: "Festa das Uñas"

Quartiere di San Lázaro Variabile: tra la metà di marzo e gli inizi di aprile (nel 2012: 7,8 e 9 aprile) 
La sagra di San Lazaro, quartiere posto all’entrata della città sul Cammino di San Giacomo, ha un doppio carattere religioso e gastronomico. Il santo viene onorato con la messa e la processione, a cui si unisce la tradizione di una sagra antichissima che continua a celebrare l’asta delle zampe di maiale come offerta al santo. La parte culinariasi basa quindi nelle zampe di maiale ed i cavoli. Come in tutte le feste non manca neanche la festa con ballo.

Magostos e castagne per le vie

Il Magosto è una festa popolare che si celebra all’imbrunire in cui si mangiano castagne arrosto su una lamiera posta sul fuoco. Le castagne vengono accompagnate da vino, salsiccie, empanadas e queimada (bibita alcolica di preparazione tradizionale in cui si fa ardere acqua vite, accompagnata da frutti, chicchi di caffè e zucchero, mentre si recita il ‘meigallo’ - scongiuro-). Questa festa, che concentra la gente attorno al fuoco, ed aveva storicamente il significato di onorare i raccolti, ridà alle castagne l’importanza che il mais e la patata arrivati dall’America le hanno tolto diversi secoli fa.
In diversi quartieri di Santiago (San Pedro, Vista alegre, ecc) si organizzano durante questo mese magostos in cui si suona musica tradizionale (gaitas, panderetas).

Dalla fine di ottobre fino agli inizi di febbraio, in coincidenza con l’epoca delle castagne, nelle vie del centro storico si possono comprare cartocci di caldarroste fatte a carbone, allo stile tradizionale, per strada, presso dei piccoli posti ambulanti che sono identici, anche se in piccolo formato, al famoso locomotore Santa Fe, e che danno al paesaggio urbano della città un tocco caratteristico durante l’autunno.
Notte di San Giovanni
 Il 23 di giugno, solstizio d’estate, si celebra la magica notte di San Giovanni, festa antichissima che celebrano tutte le culture, con cui si segnala l’ingresso nell’estate, il momento di massima luce solare, il giorno più lungo dell’anno.

La Notte di San Giovanni compostelana è simile a quella del resto della Galizia, per l’entusiasmo che i cittadini e, in particolare gli studenti universitari, hanno per questa notte magica.la città si riempie quella notte di falò (che ricevono in questa notte il nome specifico di ‘cacharelas’) che i compostelani saltano per allontanare la stregoneria ed il malocchio delle ‘meigas’ (streghe, nome tipico dei cattivi spiriti galiziani). I falò più frequentati sono quelli del centro storico, specialmente quelli della piazza di Irmán Gómez, e delle vie Algalia de Abaixo e valle Inclán, anche se sono altresì popolari quelli organizzati nel quartiere di Pelamios, quello del parco di San Juan a Vista Alegre o quello del quartiere di San Lorenzo.

Nelle strade e piazze della città si respira l’odore del fuoco, ma anche delle sardine, che nel mese di giugno sono nella loro miglior epoca, e che si arrostiscono all’aria aperta sulle ‘cacharelas’ e che vengono servite con vino rosso e empanada. E inoltre c’è musica, principalmente tradizionale, ma anche attuale, che attorno ad alcuni falò, come quello della piazza di Irmán Gómez raggiunge la dimensione di un autentico festival.

Il rito purificatore dei falò viene completato da un altro rito con acqua e piante magiche, che vanno lasciate in acqua tutta la notte per lavarsi al mattino. Per questo ogni 23 giugno il Mercado de Abastos profuma al mattino a fiori silvestri (rosmarino, menta, camomilla, rose..), che si vendono in ramoscelli in posti per l’occasione e soltanto durante quel giorno.

martes, 13 de noviembre de 2012

COSA FARE IN SANTIAGO DE COMPOSTELA


MATTINA:


-La prima cosa è percorrere le vie e piazze del centro storico per poi entrare in Cattedrale.




-Si suggerisce rimandare l'ingresso alla  Cattedrale per le ore 12 per assistere alla messa del pellegrino, nella quale si potrebbe vedere in funzione il botafumeiro.(si tratta di un incensiere molto grande, posto al centro della chiesa e agitato dal clero per cospargere la chiesa di incenso durante la messa).




- Una volta nella basilica, non puoi perdere l'opportunità di visitare i tetti della Cattedrale.



PRANZARE:

Il  Mercado de Abastos è il mercato principale e  tradizionale della città nonchè il luogo più visitato dopo la Cattedrale: è un mercato molto autentico che tratta della gastronomia locale - ci sono molte specie di pesci e frutti di mare freschi, ma anche frutta, verdura, fiori, formaggi, ecc. - e degli usi e costumi della Galizia, essendo anche un edificio che è un monumento in se'.

Ci sono due stabilimenti (Punto Kente e Abastos 2.0)  dove poter degustare piatti tipici:  polpo allo stile "feira",empanada, cannolicchi, cozze, cuori di mare o sardine e "xoubas", o zorza, prosciutto, bollito e naturalmente peperoncini di Padrón, ovviamente in base alla stagione, il tutto accompagnato da vini galiziani e torta di Santiago come dolce.








POMERIGGIO

Ci dirigiamo alla Città della Cultura Di Galizia (CdC). Non si può non ammirare la sua magnifica e singolare architettura, opera del newyorchese Peter Eisenman. Oltre a questo la città della Cultura di Galizia programma interessanti esposizioni temporali e attività culturali molto importanti.

Dopo aver visitato questa zona culturalmente importante, suggeriamo una passeggiata verso i due principali  parchi e giardini che offrono  viste panoramiche della zona monumentale ( la quale viene definita come la Zona Vecchia).

-San Domingos de Bonaval: sono presenti due interessanti musei. Il primo è il principale museo etnografico della Galizia, il  Museo do Pobo Galego, Museo del Popolo Galiziano, sito nelle sale dell'antico convento di San Domingos de Bonaval, dove possiamo ammirare la preziosa chiesa gotica e la fantastica scalinata barocca a spirale tripla, uno sfoggio architettonico degno di un genio: Domingo de Andrade.
Il secondo museo si chiama  CGAC- Centro Galiziano di Arte Contemporanea-, importante tanto per il suo contenuto quanto per il 'contenitore', edificio disegnato dall'architetto portoghese di fama internazionale Álvaro Siza

- l'Alameda: prima di cena ci dirigiamo in centro, al  parco dell'Alameda, il più signorile ed apprezzato della città con un belvedere privilegiato del centro storico, da dove scattare la miglior foto frontale della Cattedrale spiccando sull'orizzonte.













CENARE

Direttamente dalle rías galiziane, freschissimi pesci stile caldeirada o alla galiziana, vale a dire con aglio e frutti di mare al vapore o alla griglia, o deliziosa carne alla brace: costata di vitello galiziano o filetto di maiale con salsicce alla brace. Ma possiamo decidire anche per un'opzione più informale: un percorso di tapas, tanto per assaporare quelle di sempre ("crocodilos", orecchie, patate...), così come i montaditos e pintxos, come quelle di nuova creazione: la cosiddetta cucina in miniatura.


NOTTE:

-un tranquillo drink in uno dei classici pub compostelani.

-Santiago de Compostela offre una sorprendente programmazione culturale: musica classica, teatro, danza, pop, folk, concerti dal formato ridotto, jam session, cabaret, magia, contastorie, ecc.

-Non possiamo lasciare la Galizia senza congiurare da streghe e cattivi spiriti con una ottima queimada, che troveremo in molti pub del centro storico. Naturalmente è d'obbligo la degustazione le grappe della Galizia, incluso il famoso liquor caffé.   


Prima di ritirarsi, un'ultima passeggiata nottambula per le piazze monumentali, non molto movimentate  in queste ore della notte: L'Obradoiro, con il suo balcone che guarda verso il tramonto, il suono dei passi sotto l'arco del Palazzo di Gelmirez, la piazza della Quintana con l'ombra del pellegrino, la cattedrale  che spicca nell'oscurità della notte dall'Alameda, i 'tredici' rintocchi della mezzanotte... Benvenuti/e a Compostela!